Il PNRR, nella missione 5, destina 10 milioni di euro per creare un sistema che incentivi le aziende a ridurre il gap donne-uomini, sulla base di tre pilastri:
- Lavoro
- Parità di genere
- Inclusione femminile
Finora, nessuno Stato membro UE ha raggiunto la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro: lo ha sottolineato la Commissione Europea nella comunicazione relativa alla strategia per la parità di genere 2020-2025.
Con la legge n.162/2021 è stato istituito il sistema di certificazione della parità di genere. Tale certificazione, potrà essere rilasciata, a decorrere dal 2022, a tutte le aziende che dimostreranno l’effettività e l’efficacia delle proprie politiche in tema di parità di genere tra uomo e donna.
PUNTI CHIAVE
- Uno sgravio contributivo fino a 50mila euro all’anno, alle aziende private in possesso della certificazione di pari opportunità;
- Un punteggio premiale per la concessione di aiuti di stato e/o finanziamenti pubblici.
- Nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture, il possesso di una certificazione di parità di genere determinerà un miglior posizionamento in graduatoria.
Viene pertanto istituito l’obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti di redigere un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni e in relazione allo stato di assunzioni. Questo rapporto deve essere compilato e trasmesso dalle aziende alle RSA entro il 31 dicembre, ogni 2 anni. Nel caso in cui il datore di lavoro non ottemperi a tale obbligo sono previste sanzioni.
🎯OBIETTIVO
La misura ha lo scopo di assicurare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il gender gap attraverso la creazione di un sistema nazionale di certificazione della parità di genere, che dovrà migliorare le condizioni di lavoro delle donne anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo e promuovere la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese.
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Di: Rossana Gloriosi
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